BIOGRAFIA


Fatti ufficiali documentati.

Dallo Staff MMA ACADEMY
& Ufficio stampa A.I.K.K.

Capitolo Nono

A settembre 2001, Bevilacqua riceve il primo premio nazionale dello sport in Ville Ponti a Varese, il premio nazionale Cantello gli viene consegnato dall'assessore Cristina Scolari: tra le presenze di prestigio a livello nazionale ricordiamo: Fogar, Collina, Pizzul, Cannavò, Chechi, Rossi, Chiappucci, Vanoli, Crosta, Calabrese. Attraverso riviste, televisione e radio, Emilio continua a farsi conoscere anche dal grande pubblico. In quel periodo di grande riscontro, dopo ripetute ospitate e apparizioni televisive, viene convocato dalla nazionale calcio TV di Vittorio Fagioli. Emilio giocherà con la maglia numero 17 in un paio di partite di solidarietà, insieme all'amico Stefano Tacconi, a Staffelli, al Gabibbo, al mago Casanova, e altri personaggi. Sebbene fosse sempre chiaro nel presentarsi con i suoi titoli non-olimpici, alla sua prima partita di beneficenza, verrà presentato dallo speaker come 'campione olimpico', come se il karate fosse mai stato uno sport olimpico, la cosa lo farà sorridere.

Quell'anno, Emilio Bevilacqua diventa opinionista della trasmissione NovaStadio su Tele Nova, per commentare le partite della sua squadra del cuore. In una puntata di NovaStadio ricordiamo il disappunto con l'ex-portiere della nazionale Walter Zenga. Evidenziando lo stress e la fatica che i calciatori devono affrontare durante le partite di Coppa, Zenga sosterrà che la stanchezza che si accumula per i calciatori sia soffocante, a causa di allenamenti, partite e interviste. Emilio non sopportando il punto della questione, replicherà in diretta le sue impressioni: fece notare che tali affermazioni erano ridicole e non avevano senso, in quanto a suo giudizio i calciatori fanno quello che è definito il più bel gioco del mondo, dove parlare di fatica è scandaloso, secondo Emilio era un offesa per chi ascoltava da casa, per chi reduce da lavoro in fabbrica guardando la trasmissione ascoltava le frasi di un fortunato. Fece notare come, volendo parlare di sacrifici, ci fossero ben altri sport degni di rappresentare quella parola, fece riferimento a sport come rugby, ginnastica, atletica, nuoto, judo, karate, boxe, ecc, tanti sport in Italia considerati "minori", ma che in altri paesi sono considerati importanti, educativi, e addirittura nobili. Emilio disse che giocare a calcio a fronte di compensi così alti, non poteva rappresentare quello stress o sacrificio di cui si parlava. Sebbene avesse amici tra i calciatori, e li rispettasse come persone, il suo giudizio sul calcio restava lo stesso, e cioè lontano dal definirlo uno sport di sacrificio, Emilio definiva il calcio una grossa industria con manager strapagati e i calciatori, solo dei fortunati imprenditori. Con quella considerazione in diretta televisiva, Emilio ottenne la considerazione del pubblico in studio. E Walter fu surclassato.

Nel 2001, Bevilacqua vince a Stoccolma gli europei di kata, poi a Bruxelles gli internazionali di kumite non-tradizionale, la finale col russo Potemkin si conclude con un ko di calcio circolare, la stampa definirà Emilio "L'eterno gladiatore".

Nota importante: La stampa, e non i suoi amici giornalisti.

A chiusura di un anno memorabile, riceve la nomination all'Oscar delle arti marziali dalla The World Martial Arts Hall Of Fame USA, e viene citato dalla stampa come il "talento del secolo".

Il 6 aprile 2002 riceverà l'ambito premio facendo il suo primo ingresso alla Hall Of Fame, il titolo è di 'Master of the Year'. In vista di quel gala, Alan stilista di Versace Sport, gli consegnerà un kimono disegnato appositamente per lui, un karategi nero in seta fatto su misura, con la medusa di Versace stilizzata sulla schiena in filo d'orato. Nel 2002, Emilio entra in quella fetta di storia a cui molti ambiscono, e ancora una volta il mondo si divide in complimenti e forti invidie. Lo stesso anno, nel mese di dicembre a Los Angeles, vince i mondiali di kata proponendo una forma di sette minuti. La federazione in America lo nomina PROFESSORE, un traguardo importante, riceve il grado di 6'dan di Kenpo che gli arriverà dagli Stati Uniti il mese successivo. Certificato WKKA datato gennaio 2003 (depositato presso la sede nazionale).